mercoledì 7 dicembre 2016

Filippo Benci


Filippo Benci è fiorentino. Si comprende già dal cognome. Sua mamma poi si chiamava Pucci. Vive a Campi Bisenzio, ma, precisa quasi con orgoglio, è la prima casa oltre il confine con il Comune di Firenze in Via Pistoiese.
Classe 1944, è pittore autodidatta.
Il suo arrivo alla Casa di Giotto, relativamente recente, ha portato nuova linfa al lavoro e alla ricerca degli artisti che gravitano intorno all'Associazione Giotto e l'Angelico. Susi La Rosa ha sempre riconosciuto, o meglio rivendicato l'importanza dell'incontro con lui per lo sviluppo del suo percorso.

Locandina della prima mostra
Quanto al percorso di Filippo, parte da lontano. La sua prima mostra risale al 1964, e si tenne in Palazzo Medici Riccardi. Al momento in cui scrivo sono state appena inaugurate due collettive cui ha partecipato: una al Palazzo Ghibellino di Empoli, l'altra ancora a Vespignano. Nel mezzo, un'attività a volte interrotta da ragioni contingenti, come capita a molti artisti, ma poi sempre ripresa nel punto esatto in cui si era fermata, e che evolve da un figurativo quasi astratto per risolversi decisamente verso l'astratto.

Un'opera del primo periodo

Lo si comprese bene in occasione della sua personale tenuta sempre a Vespignano nel maggio 2015, quando feci la sua conoscenza. Filippo fece collocare al piano terra le opere figurative giovanili, e al primo piano quelle più recenti. Appariva inconfutabile che queste ultime erano il frutto di un lungo maturare attraverso lunghe riflessioni dubbi correzioni ripensamenti. E che il salto di espressività era apparente.

Vespignano, 2015

Scrissi allora: "Le realizzazioni degli ultimi anni, ricche di crepe, infiltrazioni, graffiti, spaccature della materia come dell'animo, rimandano a quesiti posti dalla storia agli abitanti del XXI secolo e non ancora risolti, e sono accompagnate da didascalie a volte fondamentali (es. una citazione di Primo Levi)".

Con Fabrizio Borghini
"Nella sua pittura" si legge sulla pagina a lui dedicata sul Catalogo degli Artisti del Mugello curato da Mauro Baroncini e Lucia Raveggi "l'uomo è assente figurativamente eppure nello spazio dei suoi dipinti si apre un mondo pieno di colori, segni, stratificazioni e corrugamenti materici, che trattengono, come impronte simboliche nella loro sintesi estrema, le tracce del suo passato nel tempo".

Je suis Julia - 2011 - contro la violenza sulle donne
Per il prossimo anno, due ulteriori esposizioni di primo livello attendono Filippo Benci. Una al Palazzo dei Congressi di Casole d'Elsa, dove a partire da fine giugno sarà presente con i colleghi Susi La Rosa, Sergio Turi e Silvano Silvani. L'altra sarà una personale particolarmente impegnativa che si inaugurerà il 5 giugno, in un luogo dal fascino straordinario: lo scriptorium dell'Abbazia di San Galgano.  Dice sarà la sua ultima mostra, ma naturalmente nessuno gli crede. Ad ogni modo Filippo vi sta già lavorando, e mi ha inviato in anteprima l'opera qui sotto. Ancora una volta, più che eloquente il titolo: Bomba d'amore. 




2 commenti:

  1. Filippo è un'Artista straordinario, dagli occhi vibranti quando si parla d'arte e se ne parla quasi sempre ,, ahahah... !!! Ci siamo conosciuti su Face Book, vedete a quanta bellezza porta usare nella maniera giusta un mezzo di comunicazione come questo. Un mi piace tira l'altro su un quadro suo poi mio e via così, ci siamo incontrati alle nostre mostre e da li un'amicizia che vale la pena vivere. La sua pittura mi emoziona e grazie alla sua generosità ho il privilegio di godere della vista di uno dei suoi dipinti del quale mi sono innamorata appena visto, si intitola ARE, una piccola parola che apre il mondo alle emozioni...

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  2. GRAZIE PAOLO MARINI.....
    un grazie a tutti quelli visualizzeranno e lasceranno un commennto.
    filippo benci

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